Essere Cavalieri, oggi, non significa prendere il cavallo e partire per la guerra con spada e corazza, ma semplicemente raccogliere l’eredità dei veri cattolici che ci hanno preceduti e continuare a viverne lo spirito.
Certo, basterebbe il Vangelo. Lo sappiamo, ma occorre che questo venga predicato nella sua verità e integrità. Lo spirito della Cavalleria non inventa nulla di nuovo, ma rinvigorisce e purifica un ideale di vita cristiana che sembra essersi perso nel mare dei compromessi, degli accomodamenti, dei mescolamenti con la mondanità.
Recuperare lo “spirito” della Cavalleria è possibile, perché la Cavalleria è una Via sempre aperta. Oggi più che mai vuol dire affrontare la vita sociale con una virile tempra che sia finalmente cristiana in maniera integra.
Il Sodalitium Equitum Deiparae Miseris Succurentis (Sodalizio Cavalleresco di Maria Soccorso dei Bisognosi) è una Fratrìa costituita da Cavalieri investiti sacramentalmente secondo il rituale contenuto nel Pontificale Romano di S.S. Papa Pio V, tramite investitura originale compiuta da un Vescovo della S. Chiesa Cattolica. Scopo del Sodalizio è quello di “combattere la buona battaglia” in maniera esemplare, a difesa della S. Chiesa Cattolica, della Sua Santa Fede e di tutti i bisognosi ed oppressi, per mezzo delle caritatevoli armi della preghiera, dell’azione e della cultura di Verità.
Nel redigere codesto ‘manifesto di Cavalleria’, il Sodalizio ringrazia quegli ‘Uomini di Dio’ che lo hanno con generosità onorato dei propri contributi scritti, nonché fraternamente sostenuto con le proprie preghiere:
- p. Serafino Tognetti (monaco e sacerdote nella Comunità dei Figli di Dio fondata da don Divo Barsotti, Settignano – FI);
- fra’ Mario Rusconi (monaco eremita)
- don Curzio Nitoglia (cappellano delle Suore Discepole del Cenacolo, Velletri – RM).